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Il Rito della Candelora a Taranto: processione nei vicoli di Città Vecchia e Incenso nella Cripta del Duomo

Sapevi che a Taranto…

come in altre città, il 2 Febbraio si celebra il giorno della Candelora, cioè il giorno in cui Gesù Bambino fu presentato al Tempio, esattamente 40 giorni dopo la nascita. Infatti dal 25 Dicembre al 2 Febbraio trascorrono esattamente 40 giorni.

Inoltre è anche il giorno della Purificazione di Maria in quanto una donna nella usanza ebraica quando partoriva un maschio rimaneva impura per 40 giorni fino alla presentazione al Tempio.

Ecco il programma per il 2025:

Candelora a Taranto
Candelora a Taranto

La Candelora: Tradizioni, Significato e Festeggiamenti a Taranto

Ogni anno, il 2 febbraio, la Chiesa celebra una delle festività più ricche di simbolismo e tradizione: la Candelora. Questa ricorrenza, che segna la Presentazione di Gesù Bambino al Tempio e la Purificazione della Vergine Maria, si inserisce in un contesto storico e spirituale di grande rilevanza.

La Candelora non è solo una festa religiosa, ma anche un momento che intreccia riti antichi, simboli legati alla luce e persino proverbi popolari che riguardano le previsioni meteorologiche. A Taranto, come in molte altre città italiane, questa celebrazione assume un significato speciale, arricchito da tradizioni locali uniche.

In questo articolo, esploreremo le origini della Candelora, il suo significato religioso e culturale, e le particolari celebrazioni che si svolgono a Taranto. Dedicheremo anche uno spazio ai proverbi popolari legati a questo giorno e al suo legame con i cambiamenti stagionali.

Indice

  1. Le origini della Candelora e il suo significato religioso
  2. Il simbolismo delle candele nella tradizione cristiana
  3. Come si celebra la Candelora a Taranto
  4. I proverbi popolari e le previsioni meteo legate alla Candelora
  5. La connessione tra tradizione religiosa e cultura popolare

1. Le origini della Candelora e il suo significato religioso

La Candelora celebra la Presentazione di Gesù al Tempio, un evento che, secondo il Vangelo di Luca, avvenne quaranta giorni dopo la sua nascita. Questo lasso di tempo non è casuale: secondo la tradizione ebraica, una donna che dava alla luce un figlio maschio era considerata impura per quaranta giorni. Solo dopo questo periodo poteva recarsi al Tempio per la purificazione rituale e per offrire il figlio primogenito a Dio.

Il nome “Candelora” deriva dalla benedizione delle candele, simbolo di Cristo come “luce per illuminare le genti”. Questo riconoscimento proviene dalle parole pronunciate dal vecchio Simeone, un uomo giusto e devoto che si trovava nel Tempio al momento della presentazione di Gesù. Simeone riconobbe nel Bambino il Salvatore atteso e lo definì come “una luce” capace di rischiarare il mondo.

Oltre al significato religioso, la Candelora è anche considerata una festa della luce, che segna simbolicamente il passaggio dall’oscurità dell’inverno verso la promessa della primavera. Questo legame con la luce e con i cicli naturali rende la Candelora una festività profondamente radicata nella spiritualità e nella cultura popolare.

2. Il simbolismo delle candele nella tradizione cristiana

Le candele benedette durante la Candelora sono un simbolo potente e universale. Rappresentano Cristo, la “luce del mondo”, che guida i fedeli attraverso le tenebre. La luce della candela è un simbolo di speranza, purezza e illuminazione spirituale.

Nel corso della storia, le candele hanno assunto un ruolo centrale nei riti cristiani. Vengono utilizzate durante battesimi, matrimoni, funerali e molte altre celebrazioni religiose. La loro fiamma è vista come un’offerta a Dio e un segno della presenza divina.

Durante la Candelora, i fedeli portano le loro candele in processione, illuminando simbolicamente il cammino della comunità verso Cristo. Questo gesto collettivo è un richiamo alla necessità di essere “luce del mondo” per gli altri, vivendo secondo i valori cristiani.

3. Come si celebra la Candelora a Taranto

A Taranto, la Candelora è una ricorrenza particolarmente sentita, celebrata con un mix di devozione religiosa e tradizioni locali. La città vecchia diventa il cuore pulsante dei festeggiamenti, con eventi che coinvolgono chiese, confraternite e fedeli.

La benedizione delle candele e del lucernario

La celebrazione principale inizia nel Santuario della Madonna della Salute, situato nel cuore della città vecchia. Alle ore 18, il sacerdote benedice le candele portate dai fedeli e il lucernario, un rito che richiama il simbolismo della luce. Questo momento è carico di spiritualità e raccoglimento, con preghiere e canti che creano un’atmosfera suggestiva.

La processione nei vicoli della città vecchia

Dopo la benedizione, si svolge una processione che attraversa i caratteristici vicoli della città vecchia di Taranto. I fedeli, con le candele accese, camminano in un corteo che simboleggia il cammino della comunità verso la luce di Cristo. La processione termina nella Cattedrale di San Cataldo, uno dei luoghi più importanti per la fede e la storia della città.

L’offerta dell’incenso alla Cripta del Duomo

Dopo la Santa Messa nella Cattedrale, un momento particolarmente suggestivo è l’offerta dell’incenso all’altare della Candelora, situato nella Cripta del Duomo. Questo gesto simbolico rappresenta un’offerta di preghiera e ringraziamento a Dio. Le confraternite di Taranto vecchia partecipano a questo rito, indossando i loro abiti tradizionali e contribuendo a creare un’atmosfera solenne e suggestiva.

4. I proverbi popolari e le previsioni meteo legate alla Candelora

La Candelora è anche associata a numerosi proverbi popolari che riguardano il tempo atmosferico. Questo legame nasce dal fatto che la festa si colloca in un periodo cruciale per il cambio stagionale, subito dopo i “giorni della merla”, considerati i più freddi dell’anno.

Secondo la tradizione, il clima del giorno della Candelora è indicativo di come sarà il resto dell’inverno. Un famoso proverbio italiano recita:

“Per la Candelora, se nevica o se plora, dell’inverno siamo fora; ma se è sole o solicello, siamo sempre a mezzo inverno.”

Questo detto riflette la credenza che un giorno soleggiato indichi un prolungamento dell’inverno, mentre pioggia o neve suggeriscono l’avvicinarsi della primavera. Tuttavia, i proverbi variano da regione a regione e spesso offrono interpretazioni contrastanti, rendendo la Candelora un giorno di curiosità e attesa.

5. La connessione tra tradizione religiosa e cultura popolare

La Candelora rappresenta un perfetto esempio di come le tradizioni religiose si intrecciano con la cultura popolare. Da un lato, è una festa profondamente spirituale, che invita i fedeli a riflettere sulla luce di Cristo e sul significato della purificazione. Dall’altro, è un momento che coinvolge la comunità in riti collettivi, espressioni artistiche e credenze legate ai cicli naturali.

A Taranto, questa duplice natura della Candelora si manifesta in modo evidente. Le celebrazioni religiose, con la benedizione delle candele e la processione, sono accompagnate da un forte senso di appartenenza comunitaria. I vicoli della città vecchia diventano un palcoscenico per esprimere la fede e per celebrare le tradizioni locali.

Anche i proverbi meteorologici riflettono questa unione tra sacro e profano. Essi testimoniano l’importanza che la gente attribuiva, e attribuisce ancora oggi, ai segni della natura come guida per la vita quotidiana.

Conclusione

La Candelora è una festa che unisce fede, tradizione e cultura popolare in un unico evento ricco di significato. A Taranto, questa celebrazione assume un carattere unico, grazie alle sue tradizioni locali e alla partecipazione attiva della comunità.

Che si tratti di portare una candela accesa in processione, di osservare il cielo per trarre previsioni sul tempo o semplicemente di partecipare a un momento di raccoglimento spirituale, la Candelora offre a tutti un motivo per riflettere e celebrare. In un mondo sempre più veloce e frenetico, giornate come questa ci ricordano l’importanza di rallentare, di connettersi con le proprie radici e di trovare luce anche nei momenti di oscurità.

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